Resurfacing dell’Anca
Il resurfacing dell’anca, chiamato anche sostituzione della superficie, è un’alternativa alla sostituzione totale dell’anca (THR), ma è appropriata solo per alcuni pazienti. Questa operazione preserva più dell’osso naturale rispetto a un protesi totale. In una procedura di resurfacing dell’anca, la testa femorale naturale viene mantenuta. Se sei una persona attiva di età inferiore ai 60 anni, potrebbe essere un’opzione appropriata.
Tuttavia, questo intervento presenta vantaggi e svantaggi:
- Vantaggi: riduzione del rischio di infezione e lussazione dell’anca. Può offrire un’articolazione dell’anca più stabile rispetto a un protesi tradizionale, che è importante se si è molto attivi. Il resurfacing può anche migliorare l’esito di un intervento chirurgico di revisione se dovressi averne bisogno in seguito nella vita.
- Svantaggi: possibili fratture del femore, lesioni nervose o usura del metallo all’interno dell’articolazione potrebbero richiedere un intervento di revisione, molto probabilmente una sostituzione totale dell’anca.
Negli ultimi anni questo tipo di intervento è stato molto controverso, in quanto le superfici di contatto sono entrambe di metallo e questo ha determinato la produzioni di ioni di cromo-cobalto, che hanno determinato una degenerazione del tessuto attorno all’anca e un accumulo degli stessi ioni in alcuni organi (fegato, cuore, cervello), con susseguente tossicità. Si sono verificati moltissimi casi di re-intervento e sostituzione di tale protesi di rivestimento con una totale classica. Chi, invece, non ha manifestato sintomi e ha livelli di cromo-cobalto nel sangue ancora accettabili, viene comunque monitorato annualmente. Ultimamente, sono in studio nuovi materiali, che non determinino la produzione di queste sostanze tossiche.